3 storie di donazione

In questo articolo vi racconteremo le storie di 3 persone che rappresentano le 3 diverse realtà che ruotano a torno alla donazione ed alla "Rete di Tutti".

  • Giorgio: studente che si affaccia per la prima volta al mondo della donazione di sangue;

  • Rosaria: donatrice abituale che ha visto con i suoi occhi il significato di "dona sangue, dona vita";

  • Roberta: attiva collaboratrice della "Rete" che grazie a questo mondo ha potuto conoscere persone da tutta Italia e implementare le sue conoscenze e capacità personali.

Strutturato su una demi- glace fatta con scarti di agnello e vino rosso e verdure cotte a bassa temperatura.

Giorgio

Salve sono Giorgio Dominici un alunno dell'alberghiero Tor CARBONE, La mia sede è Elsa Morante.

Durante la donazione ho promesso di dedicare un piatto alla federazione.. la donazione penso sia stata la cosa più bella che io abbia mai fatto in tutta la mia vita... Per la felicità di questo gesto ho voluto farvi un regalo con il cuore, un piatto realizzato da me.

COTOLETTE DI AGNELLO FARCITE.

  • la prima cotoletta presenta una farcitura con asparagi e olive taggiasche, una panatura alla milanese.

  • la seconda cotoletta presenta una farcitura con provola e cicoria ,una panatura con nocciole e pistacchi.

  • la terza cotoletta presenta una farcitura con taleggio e broccolo romano, una panatura con pane aromatizzato alle erbe.

Rosaria

Mi chiamo Rosaria, ho 61 anni e per anni sono stata donatrice di sangue per LA RETE DI TUTTI a Roma...

Dopo aver donato (purtroppo per l’ultima volta) lo scorso 9 giugno 2020 la Dott.ssa Dambra ha rilevato, dalla lettura delle analisi, che il valore della creatinina era alterato e mi ha consigliato di sottopormi al più presto ad un’ecografia dell’addome.

In seguito a tale esame è stata evidenziata una massa sospetta al rene destro che, in seguito a TAC total body, scintigrafia renale e conseguente intervento chirurgico, si è rivelata una massa tumorale maligna che oltre al rene, asportato per intero, aveva cominciato ad infiltrare anche il colon.

Il chirurgo oncologo che ha eseguito l’intervento ha detto che tutto è stato risolto.

Sono certa che, se non avessi donato, non avrei mai scoperto la presenza di un tumore maligno, asintomatico, nel mio corpo.

Ora non potrò più donare il sangue che per me ha sempre significato donare la vita a qualcuno ma invito tutti a donare non solo per salvare la vita ad altri ma anche, attraverso le analisi che vengono eseguite dopo la donazione, a salvare la propria.

Roberta

Felice Di Iorio (Presidente de La Rete di Tutti - nwm) ed io abbiamo partecipato al corso di formazione organizzato dalla Fidas il 24-25-26 novembre 2019. È stata un'esperienza meravigliosa perché ho visto riunite tantissime persone da tutta Italia con un unico obiettivo: aiutare chi ne ha più bisogno.

Eravamo divisi in laboratori, io stavo nel laboratorio "chiamata". Mi sono arricchita molto perché ho imparato gli obiettivi e gli scopi del servizio di chiamata e di accoglienza. Ci hanno insegnato come rassicurare chi ha paura, come parlare ai donatori, come creare un ambiente confortevole e famigliare all'interno dell'associazione (tra volontari e donatori) e come migliorare in ogni aspetto creando degli opuscoli di autovalutazione da far compilare ai donatori. Abbiamo fatto anche un ulteriore laboratorio basato sulle foto o immagini da mettere sugli opuscoli o su volantini; è importante la scelta dell'immagine perché deve comunicare sempre delle sottoimmagini positive in chi la vede, in modo da invogliarlo ad interessarsi all'associazione.

Ho anche compreso ancora di più l'importanza del gesto di donare il sangue perché un qualcosa che per noi può essere di minore importanza (come mezzo litro di sangue su cinque) per un'altra persona equivale alla vita.

Non vedo l'ora di partecipare ad altre iniziative del genere per migliorarmi e aiutare più persone possibili.